Veduta del Teatro antico di Taormina, Otto Geleng

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Otto Geleng nacquè a Berlino da una famiglia nobile della Bassa Sassonia.
Fin da ragazzo studiò disegno e pittura diplomandosi poi alla Reale Accedemia di Belle Arti.
Rimase talmente impressionato dalle vedute di Taormina che il suo maestro Biermann gli mostrò al ritorno dal suo viaggio in Sicilia da decidere che finiti gli studi avrebbe visitato quei luoghi.

Le aspettative non furono per nulla deluse cosi che il piacevole viaggio si trasformò con coraggio e passione nella decisione di fare di quel “paesaggio” la sua dimora. 
Una scelta di vita condizionata dalla bellezza del panorama, ma ancor di più dall’amore per una donna locale, Filomena Zuccaro.
Nasce cosi la Famiglia Geleng, una dinastia di pittori che ancor oggi attraverso i suoi successori si distingue nel mondo dell’ arte.

Il romantico pittore innescò indiscutibilmente la trasformazione di Taormina da piccolo borgo a città turistica.
Una leggenda vuole che tutto iniziò da una scommessa fatta per sfida a chi non riconobbe l’oggettività dei suoi dipinti ed il seguente invito del pittore a prenderne visione diretta suoi luoghi con la premessa che lo sfidante avrebbe pagato il soggiorno a gli sfidati qualora avesse perso.

Infatti le sue opere presentate nelle più importanti gallerie in Germania ed in Francia suscitarono da una parte parecchio interesse tra i visitatori ma dall’altra contestazioni e dubbi tra i critici d’arte ed i colleghi, poiché considerate frutto di visioni romantiche e della fantasia del pittore. 
Luoghi senza stagione ed onirici, con mandorli in fiore ed ulivi a perdita d’occhio. Un vulcano innevato fumante e talvolta in eruzione! Un mare sconfinato all’orizzonte e giochi di luce cangianti dall’alba al tramonto. Taormina, l’ Isola nel Cielo come l’ha definita il mio caro amico e giornalista Toto Roccuzzo.

La scommessa fu vinta cosi che da quel momento iniziarono i flussi turistici da tutta Europa.
Nella sua bottega-galleria insegnò l’arte della pittura ai figli ed espose le proprie opere sperimentando la tecnica macchiaiola. Egli divenne con la sua esperienza ed i suoi consigli una guida, un trait d’union tra la città che dovette adeguarsi al mondo moderno ed i turisti in visita in un territorio fatto di paesaggi mozzafiato ma anche imprevisti e scomodità. 

Apprezziamo in questo olio su tavoletta sagomata la rappresentazione bucolica del paesaggio. Il fascino del Teatro Greco di Taormina in contrasto con la vegetazione selvaggia. La minuziosità dei particolari nel ritrarre la tanto amata Taormina e la maestosità dell’ Etna innevata.

Autore: Otto Geleng (1843-1939)
Anno: XIX-XX
Misure: cm L 40 x H 25,5 senza cornice
Tecnica: Olio su tavoletta sagomata
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